Finanza pubblica
Gruppo di lavoro coordinato da Giampaolo Galli
Il debito pubblico: quali vie d’uscita?
Giampaolo Galli, Vicedirettore Osservatorio Conti Pubblici – Università Cattolica Milano
È opinione condivisa che l’elevato livello del rapporto tra debito pubblico e Pil rappresenti un forte elemento di fragilità per l’economia italiana e che tale rapporto vada dunque ridotto. Ma le opinioni differiscono su come questo obiettivo possa essere perseguito. Le soluzioni che sono state prospettate possono essere così elencate.
1. Aggiustamento “ortodosso”. Ciò avverrebbe attraverso un aumento, se possibile graduale, dell’avanzo primario dai livelli attuali (intorno all’1-1,5 per cento del Pil) verso il 3,5-4 per cento del Pil, il che sarebbe coerente nel medio periodo- e per almeno qualche anno- con l’obiettivo del pareggio di bilancio.
2. La soluzione del “denominatore”. C’è chi pensa che la riduzione del rapporto di debito non richieda un aumento dell’avanzo primario, ma debba contare unicamente sull’effetto “denominatore”, la crescita del Pil. Questa soluzione ha due declinazioni radicalmente diverse: